I RAEE: Cosa Sono?
15 Gennaio 2020Informazioni
Secondo alcune stime nel 2019 in Italia i Rifiuti da Apparecchiature Elettriche e Elettroniche, i cosiddetti RAEE, sono aumentati del 16% circa rispetto all’anno precedente, ovvero migliaia di tonnellate di rifiuti in più. Per colpa forse di una sempre maggiore richiesta di nuove tecnologie, e di conseguenza di una sostituzione più frequente degli apparecchi elettronici, la produzione di rifiuti RAEE probabilmente crescerà anche nei prossimi anni.
Ma cosa sono esattamente questi RAEE?
Da quali normative viene regolato il loro smaltimento?
Come si possono recuperare i materiali di cui si compongono?
Scopri la risposta a queste domande in questo articolo!
Raee: Rifiuti e Classificazione
Come abbiamo già visto, la sigla RAEE indica Rifiuti da Apparecchiature Elettriche e Elettroniche, ovvero oggetti che funzionano a corrente elettrica o a batteria ormai fuori uso, inclusi moltissimi elettrodomestici e strumenti che ognuno di noi ha in casa e utilizza ogni giorno.
L’origine del rifiuto, che influenzerà anche la sua gestione, ci permette di distinguere:
- RAEE domestici: prodotti da nuclei familiari (o da attività commerciali, istituzionali, industriali o di altro tipo, che però per quantità e tipologia possono essere assimilati a quelli domestici)
- RAEE professionali: tutti quelli che non rientrano nella categoria precedente.
I RAEE si dividono in 6 categorie:
- Apparecchiature per lo scambio di temperatura
- Schermi, monitor ed apparecchiature dotate di schermi con una superficie superiore a 100 cm2
- Lampade
- Apparecchiature di grandi dimensioni (con almeno una dimensione esterna superiore a 50 cm
- Apparecchiature di piccole dimensioni (con nessuna dimensione esterna superiore a 50 cm)
- Piccole apparecchiature informatiche e per telecomunicazioni (con nessuna dimensione esterna superiore a 50 cm).
In ogni caso per facilitare il trattamento e il recupero, i RAEE vengono divisi in 5 grandi raggruppamenti da attuare nei centri di raccolta.
Raggruppamenti RAEE
Freddo e Clima
Grandi bianchi
Tv e Monitor
Elettronica di consumo
Sorgenti luminose
Questi raggruppamenti dei RAEE sono molto importanti perché permettono a chi li produce di smaltire in maniera corretta e responsabile, promuovendo soprattutto il recupero di molti materiali preziosi.
Ora che abbiamo visto come dividere i RAEE e i rifiuti che comprendono, scopriamo le normative che regolano la loro gestione!
Normativa RAEE: linee guida per una gestione sicura
Sia privati cittadini che aziende, nel momento in cui decidono di disfarsi di un rifiuto elettronico, devono fare riferimento alla normativa RAEE, che negli anni ha subito variazioni e aggiornamenti.
Ecco i documenti più importanti di cui tenere conto:
- La Direttiva 2012/19/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 4 luglio 2012 fornisce le linee guida per la gestione dei RAEE con lo scopo di promuovere il recupero, il riciclo e la produzione responsabile delle apparecchiature elettroniche.
- Il Decreto Legislativo n.49 del 14 marzo 2015, regolamenta in Italia la gestione dei RAEE sulla base della direttiva europea.
Il 15 agosto 2018 l’applicazione della normativa RAEE è stata estesa a un maggior numero di dispositivi elettronici precedentemente non inclusi e, di conseguenza, ai produttori di questi AEE (Apparecchiature Elettriche e Elettroniche). Ad esempio sono stati inclusi nei RAEE bici elettriche, cavi, adattatori, fusibili e carte di credito con chip elettronico.
Centro Raee: Dove Devi Buttare I Rifiuti Elettronici?
Se devi eliminare un apparecchiatura elettronica è di fondamentale importanza conferirla in un centro RAEE di raccolta, perché permetterai il recupero di materiali preziosi come ferro, rame e alluminio, e soprattutto eviterai la dispersione nell’ambiente delle sostanze tossiche e inquinanti presenti nei dispositivi elettronici.
Una prima possibilità è quella di portare il rifiuto in un negozio di elettronica: acquistando un prodotto nuovo corrispondente (“uno contro uno”) sarà possibile lasciare al negoziante il vecchio dispositivo (nota bene: se la dimensione dell’apparecchiatura non supera i 25 cm potrai lasciarlo in negozio senza comprare obbligatoriamente un prodotto nuovo, “uno contro zero”).
La seconda opzione è trasportare il rifiuto in un centro di raccolta per RAEE organizzato dal proprio comune di appartenenza. Le apparecchiature verranno poi avviate a specifici trattamenti per il riciclo e il recupero.
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